Ricerca

4 adolescenti seduti o sdraiati sul pavimento, tutti con un computer portatile, un tablet o uno smartphone.

Internet: giocare, confrontarsi, imparare

Internet è una piattaforma geniale per tutto ciò che le persone amano fare nella vita: intrattenersi, interagire con altri, imparare cose nuove. Non stupisce quindi che i bambini e i giovani siano volentieri online: guardano video, ascoltano musica, si confrontano nelle reti sociali, cercano informazioni o navigano per puro divertimento. Con tutte queste possibilità, i genitori si trovano rapidamente a perdere la visione d’insieme. È dunque particolarmente importante parlare con i propri figli di quello che fanno online e aiutarli a muoversi in sicurezza nel Web.

55%
DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI TRA GLI 8 E I 9 ANNI IN SVIZZERA è online regolarmente (STUDIO MIKE 2021).
4,5
ore è il tempo che i giovani svizzeri trascorrono online il sabato o la domenica. (STUDIO JAMES 2024).
52%
DEI GENITORI NON CONTROLLA MAI I SITI INTERNET VISITATI DAI FIGLI (EU KIDS ONLINE: SVIZZERA 2013).
jum-lightbulb

Buono a sapersi

World Wide Web: sempre e ovunque

Ormai da tempo l’utilizzo di Internet non è più legato al computer di casa. I laptop (computer portatili), i tablet e soprattutto gli smartphone ci permettono di essere online praticamente sempre e ovunque. I bambini vi entrano in contatto sempre più presto, non da ultimo perché Internet è onnipresente nella quotidianità dei genitori. Il 40 per cento dei bambini di 6–7 anni naviga regolarmente e la quota raggiunge l’90 per cento tra gli adolescenti di 12–13 anni (studio MIKE 2021).

Con l’età aumenta anche il tempo trascorso online: gli adolescenti tra i 12 e i 19 anni sono in rete in media 3 ore durante la settimana e circa 4,5 ore il sabato e la domenica (studio JAMES 2024).

Internet offre divertimento e intrattenimento e consente di informarsi, comunicare e interagire. I bambini e i giovani scoprono e sfruttano intensamente tutte queste possibilità. I siti Internet più visitati dai bambini a partire dai 6 anni sono il portale video YouTube e il motore di ricerca Google. I → reti sociali quali TikTok e Instagram e servizi di messaggistica come WhatsApp (→ Comunicare) diventano interessanti a partire dalla metà della scuola primaria.

Considerata la predominanza di YouTube, è chiaro cosa i bambini preferiscono in assoluto fare online per intrattenersi: guardare video. Con l’età aumenta anche il tempo dedicato a questa attività, che per i bambini è in media di 20 minute al giorno (studio MIKE 2021). I giovani utilizzano principalmente reti sociali e i messenger, ma anche i portali video e i servizi di streaming (→ Televisione & streaming, studio JAMES 2024)

Gli argomenti a cui sono interessati online sono il fitness, la danza, la cucina, ecc. O i giovani scelgono video che si staccano completamente dalla loro vita quotidiana. Tra questi figurano anche temi strani o in qualche modo insoliti (Generation Smartphone 2018).

Diversi studi hanno affrontato la questione, mostrando talvolta una discrepanza tra la percezione dei genitori e quella dei figli. Nel quadro di un’indagine, ad esempio, il 82 per cento dei genitori di allievi di quarta, quinta e sesta hanno dichiarato di sapere all’incirca oppure esattamente cosa fanno i figli online, mentre tra gli allievi questo dato è stato confermato solo dal 58 per cento degli interpellati (studio MIKE 2019).

Praticamente tutti i genitori hanno indicato di aver stabilito regole in relazione ai contenuti e alla durata di utilizzo di Internet. Il 44 per cento dei genitori naviga almeno una volta alla settimana insieme ai figli, mentre il 3 per cento ha dichiarato di non farlo mai (studio MIKE 2019).

Le esperienze fatte dai bambini in Internet sono prevalentemente positive. Le attività online divertono e intrattengono, oppure informano e permettono di imparare cose nuove (→ Ricercare & apprendere).

Al contempo, però, la rete racchiude tante cose che non sono pensate per i bambini. Nel 45 per cento dei casi, bambini e adolescenti tra i 6 e i 13 anni hanno così già visto qualcosa che li ha spaventati o che non era adatto alla loro età (41 per cento). (studio MIKE 2021)

In tali casi l’accompagnamento e il sostegno dei genitori sono particolarmente importanti. La maggior parte dei genitori parla con i figli dei motivi per cui determinati siti Internet non vanno bene (o, al contrario, sono buoni). Quasi due terzi di loro spiegano cosa fare quando ci si imbatte in qualcosa che turba (EU Kids Online: Svizzera 2013).

È importante che i genitori aiutino i figli nel caso di un’esperienza inquietante. Ad aver bisogno di sostegno non sono solo i bambini più piccoli. Anche i giovani, infatti, vivono esperienze negative in Internet: ad esempio, il 32% dei giovani è stato avvicinato da una persona sconosciuta con richieste indesiderate a sfondo sessuale (→ Aggressioni sessuali online). Il 57% dei giovani tra i 12 e i 19 anni ha già subito abusi o insulti in messaggi personali, mentre circa un giovane su cinque è stato vittima di cyberbullismo in pubblico (studio JAMES 2024).

 

Pregiudizi e relativo fondo di verità

È possibile sviluppare una dipendenza, ma non per Internet in quanto tale, bensì per determinati contenuti e attività. In particolare i giochi di ruolo online, le reti sociali, le chat e la pornografia online hanno un potenziale assuefacente. Oltre all'utilizzo intensivo dei media, però, sono sempre determinanti anche altri fattori personali e sociali che possono rendere un giovane più sensibile e a rischio dipendenza da Internet.

 

 

Più i media diventano mobili e multifunzionali, maggiore è il tempo che ci si trascorre. Per uno sviluppo sano, però, i bambini hanno bisogno di varietà, aria fresca e movimento. Stimoli permanenti possono renderli irrequieti e stressati. Da uno studio dell’università di Lipsia sono emerse indicazioni secondo cui un utilizzo eccessivo dei media può essere un rischio per lo sviluppo di disturbi comportamentali quali l’iperattività o la disattenzione; viceversa, i problemi comportamentali possono però anche determinare un maggior utilizzo dei media (studio LIFE Child 2018).

Soprattutto per i bambini con un deficit di attenzione diagnosticato è importante scegliere con attenzione i media utilizzati, in quanto un sovraccarico permanente di stimoli può aggravare i problemi già esistenti.

È vero che spesso i bambini e i giovani sono tecnicamente più esperti dei loro genitori in fatto di media digitali. Questo però non vale per altri aspetti delle competenze mediali: per valutare criticamente ad esempio la veridicità dei contenuti oppure stimare le conseguenze o i rischi di determinate attività, occorre una certa esperienza di vita. Per questa ragione il sostegno e l'accompagnamento dei genitori sono importanti.

Importante

Proteggere i bambini e i giovani significa accompagnarli anche nel mondo digitale.

jum-masks

Opportunità e rischi

Opportunità

Oggi connettersi a Internet è più facile che mai, sempre e ovunque. Questo offre la massima flessibilità possibile, ad esempio per comunicare tramite i servizi di messaggistica istantanea o per consultare informazioni utili come l’orario dei treni quando si è in viaggio. Inoltre, l’accesso mobile alla rete, gli smartphone e i tablet hanno aperto un mercato delle app di una vastità enorme e in rapida crescita. Vengono sviluppate offerte sempre nuove nei più svariati ambiti, dai giochi all’intrattenimento, passando per la formazione e gli affari, fino allo stile di vita e alla salute.

 

Che sia utilizzato privatamente o a scuola, Internet è un immenso spazio di gioco e di apprendimento, dove i bambini e i giovani possono soddisfare la loro curiosità e la loro sete di sapere. Su tutti i temi possibili e immaginabili si trova qualcosa di divertente e interessante da leggere, guardare, ascoltare e fare. L'importante è riuscire a orientarsi in questo mare di informazioni, distinguere tra vero e falso, reale e manipolato (→ Fake news & manipolazione). Motori di ricerca e siti Internet speciali per i bambini consentono una navigazione adeguata all'età e un apprendimento ludico (→ Cercare & imparare).

 

La comunicazione e il confronto sono elementi fondamentali nello sviluppo dei bambini e dei giovani. Le → reti sociali, i programmi di chat ed e-mail (→ Comunicare), i servizi di telefonia online o i forum offrono numerose possibilità di instaurare e intrattenere contatti nonché interagire con gli altri anche a distanza. Creando un proprio profilo, i giovani si confrontano con la propria identità (→ Immagine & autorappresentazione). Possono mettersi alla prova e ricevono un riscontro sull'effetto che quello che pubblicano ha sugli altri. La partecipazione attiva con propri contributi e video promuove la creatività.

 

I → giochi online che si svolgono a squadre sono popolari soprattutto tra i ragazzi. Per risolvere compiti o battere altri gruppi, occorre collaborare e sviluppare insieme soluzioni e strategie, il che permette di allenare delle competenze sociali. Spesso sono previsti addirittura regole e valori della community, che richiedono tra l'altro di conformarsi a modi o comportamenti affinché un «clan» (squadra) non venga screditato. Per esempio, barare è malvisto.

 

Ogni nostro movimento in rete è analizzato (seppur in maniera nascosta) da programmi informatici. Così i profili utente vengono personalizzati, mediante algoritmi, in funzione dei nostri interessi e del nostro comportamento in materia di consumo. Questo significa che riceviamo pubblicità su misura per noi e che per esempio Facebook ci mostra quanto postato su determinati temi a seconda dei nostri «like». Il vantaggio di questa preselezione è che otteniamo rapidamente informazioni che ci interessano. Ma, come spesso accade, la medaglia ha due facce (vd. rischi).

 

Rischi

Internet è pensato in primo luogo per gli adulti. Di conseguenza, vi è un rischio elevato che i bambini e i giovani si imbattano in contenuti non adatti a loro. Contenuti violenti o pornografici (→ Media e violenza → Sessualità & pornografia) possono spaventare e turbare.

 

La criminalità su Internet è un problema in costante crescita. L'abuso di dati personali, il furto d'identità, la truffa e la frode sono solo alcuni dei reati possibili. Gli adolescenti possono caderne vittime con particolare facilità se, inconsapevolmente o in buona fede, rivelano dati personali. Va inoltre prestata attenzione alla trappola dei costi nascosti. → Smartphone & tablet

Per ulteriori informazioni si rimanda alla nostra rubrica → Sicurezza & protezione dei dati.

Una foto in bikini dalle vacanze, un video stupido di una festa alcolica con gli amici: quello che oggi piace o sembra divertente potrebbe non essere più appropriato in seguito. Ma quello che è stato pubblicato una volta, per esempio sulle → reti sociali, si ritrova ancora ad anni di distanza, in alcuni casi anche se è stato eliminato. E non sappiamo mai esattamente cosa succede a un post e chi lo vede.

 

L'anonimato di alcune piattaforme online accresce particolarmente il rischio di essere vittime di attacchi di → ciberbullismo. Molestie e offese si diffondono rapidamente nello spazio virtuale.

 

Nei servizi di chat, nei forum e nelle reti sociali i bambini possono facilmente essere contattati da pedofili che, spacciandosi per coetanei, li molestano con messaggi sconci, inviano e richiedono foto in pose sessuali o cercano di organizzare un incontro. Un altro pericolo si presenta con il cosiddetto "sexting", quando i giovani si inviano foto o video erotici, che poi però finiscono in circolazione. → Sessualità & pornografia

La grande capacità d'intrattenimento di Internet induce alcuni bambini e giovani a stare online per ore. Tuttavia, il tempo trascorso da soli davanti allo schermo non è ancora sintomo di → dipendenza.

 

Innumerevoli informazioni arrivano in Internet senza alcun filtro né controllo. La distinzione tra vero e falso, reale e manipolato non è sempre facile, soprattutto per i bambini e i giovani. Gli algoritmi possono contribuire a una percezione distorta, se ad esempio su Facebook vengono mostrate solo informazioni che corrispondono alla propria visione del mondo (la cosiddetta «bolla di filtraggio»). → Fake news & manipolazione

Inoltre, i gruppi estremisti usano spesso e volentieri Internet per la loro propaganda e cercano così di attirare gli adolescenti. → Estremismo & radicalizzazione 

jum-hand

Consigli per i genitori

  • Informatevi sulle attività online dei vostri figli. Di cosa si interessano? Quali siti visitano volentieri? Cosa li diverte?
  • Navigate insieme ai vostri figli, provate in prima persona, mostrate loro contenuti interessanti e fatevi mostrare qualcosa anche da loro. Soprattutto i bambini più piccoli non dovrebbero muoversi in rete da soli. Se sono più grandi, qualche volta potete anche lasciarli navigare da soli mentre siete nei paraggi.
  • Chiedete se non capite qualcosa: i vostri figli vi daranno volentieri spiegazioni.
  • Siate presenti e discutete con i vostri figli delle cose viste: in particolare in caso di contenuti che turbano, è importante che possano parlarne apertamente e sentirsi compresi.
  • Cercate siti Internet adatti all’età dei vostri figli → Ulteriori informazioni utili. La qualità dei siti di questo genere (a scopo di intrattenimento, informazione e apprendimento) si riconosce dai criteri seguenti:
    • accesso libero (senza necessità di registrarsi o diventare membri);
    • struttura chiara;
    • navigazione facile;
    • linguaggio consono ai bambini;
    •  trasmissione delle conoscenze in forma ludica;
    • avvertimento quando si esce da una pagina (p. es. cliccando su un link);
    • protezione dei dati (nessuna richiesta di dati personali);
    • assenza di pubblicità;
    •  impressum.

Troverete ulteriori informazioni sull’argomento anche nella nostra rubrica → Cercare & imparare.

  • Spiegate ai vostri figli i possibili rischi cui sono esposti. Parlate con loro di cosa possono fare per proteggersi, ma anche di come devono comportarsi quando si trovano in difficoltà. Instaurate un rapporto di fiducia affinché in casi di emergenza si rivolgano a voi.
  • Parlate dei contenuti e delle informazioni che i vostri figli vorrebbero rivelare online, ad esempio nelle → reti sociali, e della → rappresentazione che danno di sé e discutete regole di comportamento per la → comunicazione online.
  • Rendete i vostri figli consapevoli del fatto che possono (involontariamente) commettere essi stessi un reato, in particolare violando disposizioni in materia di diritto d’autore (→ Acquisti & download) oppure condividendo contenuti violenti, rappresentazioni pornografiche con amici o persino tramite sexting (→ Sessualità & pornografia).
  • Incoraggiate in generale la capacità di riflettere criticamente e di agire in modo ponderato.
  • Concordate regole chiare: quanto tempo al giorno o alla settimana possono navigare i vostri figli? Quali siti, videogiochi, film e attività permettete loro?
  • Vi potete basare sui seguenti valori di riferimento per il tempo complessivo trascorso davanti a uno schermo:
    • 3–5 anni: massimo 30 minuti al giorno in presenza di un adulto;
    • 6–9 anni: massimo 5 ore alla settimana;
    • 10–12 anni: massimo 10 ore alla settimana.
  • A seconda dell’occasione e del contenuto, è però possibile adeguare la durata.
  • Siate coerenti e fate in modo che vi siano anche giorni senza Internet.
  • Provvedete alle misure di sicurezza fondamentali: programmi per la protezione dei minori, sistemi di sicurezza per i bambini nonché filtri, firewall, programmi antivirus e password. Qui troverete maggiori informazioni sul tema → Sicurezza & protezione dei dati.
  • Con appositi interventi, anche gli apparecchi mobili possono essere impostati in modo sicuro per i bambini. Qui troverete consigli utili al riguardo → Smartphone & tablet
  • Siate comunque consapevoli che queste misure offrono solo una protezione parziale e mai totale, e non sostituiscono l'accompagnamento dei genitori.

jum-hand

Ulteriori informazioni utili

Vi potrebbero interessare anche...