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Due adolescenti che si fanno un selfie.

Fatti e cifre

Quanti sono in Svizzera i bambini che a 6 anni hanno già uno smartphone? Cosa preferiscono fare in assoluto i giovani in Internet? Qual è la quota dei bambini con un comportamento problematico online? Quante ragazze e quanti ragazzi sono già stati molestati in rete? Quanti genitori tengono conto delle indicazioni dell’età consentita per film e videogiochi? In questa rubrica sono esposti i fatti e le cifre concernenti l’utilizzo dei media dei bambini e giovani in Svizzera, le differenze tra i sessi e l’accompagnamento dei genitori.

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Utilizzo dei media

Oggi i media hanno una grande rilevanza nella vita quotidiana dei bambini e dei giovani. Due serie di studi dell'Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) illustrano le modalità di utilizzo dei media dei bambini e giovani tra i 6 e i 19 anni in Svizzera, gli apparecchi importanti per loro e le differenze tra le ragazze e i ragazzi:

MIKE - Medien, Interaktion, Kinder und Eltern (in tedesco) 

JAMES - Giovani, attività, media (rapporti sui risultati in italiano) 

Quali apparecchi digitali possiedono i bambini e i giovani?

  • Ad avere un proprio telefono cellulare/smartphone sono:
    • il 20 % dei bambini di 6-7 anni;
    • il 34 % dei bambini di 8-9 anni;
    • il 60 % di quelli di 10-11 anni;
    • l'79 % dei ragazzi di 12-13 anni.
    • Nel complesso si tratta del 43 % dei bambini di scuola elementare.
  • Il 32 % dei bambini ha un proprio tablet.
  • Il 13 % dei bambini di scuola elementare ha un proprio computer in camera.
  • Il 10 % dei bambini ha una console da gioco in camera, il 26 % una console portatile.
  • Le economie domestiche con giovani presentano le dotazioni seguenti:
    • 99 %: computer/laptop;
    • 93 %: accesso a Internet;
    • 95 %: televisore;
    • 84 %: tablet;
    • 73 %: console da gioco fissa.
  • Il 99 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni ha un proprio cellulare/smartphone.
  • Il 77 % dei giovani ha un proprio computer/laptop.
  • Il 31 % ha una propria console da gioco portatile, mentre il 40 % una fissa.

Come e con quale frequenza i bambini e i giovani utilizzano i media digitali?

  • Il 46 % dei bambini guarda praticamente ogni giorno la televisione, mentre l'36 % almeno una volta alla settimana.
  • I bambini di scuola elementare guardano la televisione in media 35 minuti al giorno.
  • Le economie domestiche con giovani hanno gli abbonamenti seguenti:
    • 41 %: abbonamenti televisivi (p. es. Teleclub);
    • 86 %: abbonamenti per vedere film e serie in streaming.
  • Il 43 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni ha un proprio abbonamento per film e serie in streaming e il 10 % un proprio abbonamento televisivo.
  • Il 55 % dei giovani guarda praticamente ogni giorno la televisione.
  • Il 63 % dei giovani guarda regolarmente film o serie in streaming su Internet.
  • Il 37 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni utilizza Internet praticamente ogni giorno, il 26 % almeno regolarmente.
  • Navigano in rete regolarmente, vale a dire almeno una volta alla settimana:
    • il 90 % dei ragazzi di 12-13 anni;
    • il 80 % dei bambini di 10-11 anni;
    • il 55 % di quelli di 8-9 anni;
    • il 38 % di quelli di 6-7 anni.
  • Per quanto concerne i tempi delle singole attività online, in un giorno medio per i ragazzi di 12-13 anni vale quanto segue:
    • 21 minuti: guardare video;
    • 14 minuti: cercare informazioni.
  • Per i bambini di 6-7 anni le cifre sono le seguenti:
    • 13 minuti: guardare video;
    • 3 minuto: cercare informazioni.
  • Il 52 % dei bambini dalla quarta elementare alla prima media utilizza YouTube praticamente ogni giorno.
  • Il 67 % usa Google almeno una volta alla settimana.
  • Il 96 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni è più o meno ogni giorno su Internet.
  • In media, i giovani sono online 3 ore al giorno durante la settimana e 5 ore durante il fine settimana.
  • Le attività svolte dai giovani in rete (ogni giorno o più volte alla settimana) sono le seguenti:
    • 91 %: intrattenersi nelle reti sociali;
    • 80 %: guardare video;
    • 62 %: guardare film, documentari o serie TV in streaming;
    • 43 %: navigare per puro intrattenimento.
  • Per cercare informazioni, i giovani usano (ogni giorno o più volte alla settimana):
    • 87 %: motori di ricerca come Google;
    • 55 %: reti sociali come Facebook;
    • 52 %: portali video come YouTube (p. es. per tutorial);
    • 20 %: portali di notizie di quotidiani o riviste;
    • 24 %: Wikipedia.
  • Per comunicare, i giovani usano (ogni giorno o più volte alla settimana):
    • 71 %: reti sociali;
    • 50 %: chatroom;
    • 37 %: e-mail;
    • 35 %: telefono online come Skype o FaceTime.
  • Per essere attivi in rete, i giovani svolgono le attività seguenti (almeno una volta al mese):
    • 48 %: caricare foto e video;
    • 11 %: scrivere contributi su newsgroup o forum;
    • 10 %: caricare musica;
    • 5 %: scrivere post su blog.
  • Utilizzano regolarmente il cellulare:
    • il 41 % dei bambini di 6-7 anni;
    • il 39 % di quelli di 8-9 anni;
    • il 68 % di quelli di 10-11 anni;
    • il 81% dei ragazzi di 12-13 anni.
  • I bambini di scuola elementare fanno praticamente ogni giorno con il cellulare le attività seguenti:
    • 21 %: guardare video;
    • 25 %: ascoltare musica;
    • 22 %: inviare e ricevere messaggi;
    • 21 %: giocare ai videogiochi.
  • Il 50 % dei bambini dalla quarta elementare alla prima media utilizza WhatsApp almeno una volta alla settimana.
  • Il 42 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni utilizza regolarmente il cellulare quando in realtà dovrebbe dormire.
  • Il 47 % dei bambini di scuola elementare utilizza almeno una volta alla settimana un tablet.
  • Tra tutti i media, il tablet è il preferito dei bambini che frequentano la scuola elementare.
  • Il 99 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni usa il proprio cellulare più o meno ogni giorno.
  • Il 34 % dei ragazzi di 12-13 anni fa praticamente ogni giorno qualcosa con il tablet; tra i giovani di 18-19 anni lo fa il 22 %.
  • Il 76 % dei giovani ha un abbonamento per il cellulare, mentre il 20 % usa una carta prepagata.
  • Le carte prepagate sono particolarmente diffuse tra i più giovani: ne hanno una il 35 % dei ragazzi di 12-13 anni, il 28 % dei giovani di 14-15 anni e l'6 % di quelli di 18-19 anni.
  • Il 31 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni ha a disposizione un volume di dati superiore a 5 gigabyte al mese.
  • I costi medi per il cellulare sono di 37 franchi al mese per i giovani.
  • Con l'aumentare dell'età, salgono anche i costi e l'importo coperto con la paghetta:
    • tra i giovani di 18-19 anni la fattura mensile è in media di 50 franchi, di cui 36 coperti con la paghetta;
    • tra i ragazzi di 12-13 anni la fattura mensile è in media di 22 franchi, di cui 4 coperti con la paghetta.
  • In media, i giovani utilizzano il cellulare per 3 ore al giorno durante la settimana e per 4 ore durante il fine settimana.
  • I giovani usano prevalentemente il cellulare (ogni giorno o più volte alla settimana) per le funzioni seguenti:
    • 95 %: utilizzare app di messaggistica istantanea come WhatsApp o Threema;
    • 93 %: utilizzarlo come orologio;
    • 88 %: navigare in Internet;
    • 92 %: ascoltare musica;
    • 91 %: usare reti sociali;
    • 89 %: guardare video in Internet;
    • 74 %: fare foto o video;
    • 75 %: utilizzarlo come sveglia;
    • 80 %: telefonare;
    • 51 %: giocare.
  • Il 98 % dei giovani è iscritto almeno a una rete sociale:
    • il 93 % a Instagram;
    • il 91 % a Snapchat;
    • il 71 % a Tik Tok; 
    • il 61 % a Pinterest;
    • il 50 % a Facebook;
    • il 42 % a Twitter;
    • il 27 % a Tinder;
    • il 26 % a Tumblr.
  • Hanno un profilo Tik Tok: 
    • il 65% dei giovani di 18-19 anni; 
    • l'81 % dei giovani di 12-13 anni.
  • Hanno un profilo Facebook:
    • il 71 % dei giovani di 18-19 anni;
    • il 39 % dei ragazzi di 12-13 anni.
  • In media i giovani hanno i seguenti contatti/follower:
    • 531 su Instagram;
    • 427 su Facebook;
    • 253 su Twitter;
    • 154 su Snapchat.
  • Con l'aumentare dell'età, aumentano anche le informazioni personali che si rivelano.
  • Tra i giovani di 18-19 anni:
    • il 91 % pubblica il nome reale,
    • l'88 % il sesso,
    • l'81 % una foto o un video di sé,
    • il 77 % il cognome reale,
    • il 73 % la vera età.
  • Tra i ragazzi di 12-13 anni:
    • il 70 % pubblica il nome reale,
    • il 57 % il sesso,
    • il 62 % una foto o un video di sé,
    • il 35 % il cognome reale,
    • il 32 % la vera età.
  • Il 66 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni con almeno un profilo social protegge la propria sfera privata.
  • Il 64 % dei bambini di scuola elementare gioca regolarmente ai videogiochi, il 30 % praticamente ogni giorno.
  • Vi giocano almeno una volta alla settimana:
    • il 79 % dei ragazzi di 12-13 anni;
    • il 74 % dei bambini di 10-11 anni;
    • il 57 % di quelli di 8-9 anni
    • il 52% di 6-7 anni.
  • Il 77 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni e il 51 % delle loro coetanee giocano regolarmente ai videogiochi.
  • Il 47 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni gioca regolarmente sul cellulare.
  • A giocare ai videogiochi ogni giorno o più volte alla settimana sono soprattutto i più giovani:
    • il 47 % dei ragazzi di 12-13 anni;
    • il 45 % dei giovani di 14-15 anni;
    • il 26 % di quelli di 16-17 anni;
    • il 22 % di quelli di 18-19 anni.
  • Il 93 % dei ragazzi gioca di tanto in tanto, a fronte del 65 % delle ragazze.
  • Secondo le loro dichiarazioni, i giovani giocano in media 1 ora al giorno durante la settimana e 2 ore al giorno durante il fine settimana o le vacanze.
  • Le preferenze di chi gioca (ogni giorno o più volte alla settimana) sono le seguenti:
    • 55 %: da solo/a;
    • 44 %: con altre persone online (giochi multiplayer);
    • 23 %: con amici nello stesso locale.
  • I giochi preferiti dei giovani sono i seguenti (per genere):
    • 25 %: giochi sparatutto come Call of Duty o Fortnite;
    • 19 %: Open World Game come GTA o Minecraft;
    • 11 %: giochi di sport come FIFA, NHL o NBL;
    • 7 %: giochi di azione/avventura come Assassin's Creed o Far Cry;
    • 5 % giochi della simulazione come The Sims, Hay Day o Animal Crossing;
    • 5 %: giochi di corsa come Need for Speed o Mario Kart.

Quali sono le differenze principali tra i ragazzi e le ragazze?

I ragazzi dai 12 ai 19 anni possiedono tendenzialmente un numero maggiore di dispositivi personali rispetto alle ragazze, par esempio: 

  • console da gioco fissa: il 60% (ragazzi) contro il 18% (ragazze) 
  • console da gioco portatile: 37% / 25%
  • accesso a Internet:53% / 36%
  • computer / laptop: 81% / 73%
  • televisore: 30% / 20%
  • smart watch: 24% / 14%
  • Il 77 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni e il 51 % delle loro coetanee giocano almeno una volta alla settimana.
  • Il 60 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni e il 18 % delle loro coetanee hanno una console da gioco fissa.
  • Il 93 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni e il 65 % delle loro coetanee giocano ai videogiochi.
  • I ragazzi giocano ai videogiochi nei giorni infrasettimanali mediamente 60 minuti, le ragazze 30 minuti. Nei giorni nel fine settimana: 180 minuti (ragazzi), rispettivamente 60 minuti.
  • Il 58 % dei giocatori tra i 12 e i 19 anni e il 21 % delle giocatrici giocano regolarmente online a giochi multiplayer.
  • Il 62 % dei giocatori tra i 12 e i 19 anni e il 36 % delle giocatrici giocano regolarmente da soli.
  • Il 51 % dei giocatori tra i 12 e i 19 anni e il 5 % delle giocatrici giocano a videogiochi a pagamento.
  • L'67 % delle giovani tra i 12 e i 19 anni e il 54 % dei loro coetanei proteggono la propria sfera privata nelle reti sociali.
  • Il 35 % delle ragazze e il 21 % dei ragazzi si preoccupano della visibilità delle loro informazioni personali.
  • Il 60 % delle ragazze e il 33 % dei ragazzi sono già stati contattati online da una persona sconosciuta con richieste indesiderate a sfondo sessuale.
  • Il 47 % delle ragazze e il 20 % dei ragazzi è già stato invitato da una persona sconosciuta a inviare foto erotiche che le ritraessero.
  • Il 73 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni e il 32 % delle loro coetanee hanno già guardato film pornografici sul cellulare o sul computer.
  • Il 13 % dei ragazzi e il 3 % delle ragazze hanno già inviato filmati porno.
  • Il 73 % dei ragazzi e il 56 % delle ragazze hanno già guardato video brutali sul cellulare o sul computer.
  • Il 16 % dei ragazzi e il 6 % delle ragazze hanno già inviato dei video contenenti immagini violente.

Utilizzo dei media adeguato all'età: le fasi di sviluppo degli adolescenti

Per rispondere alle domande su quando i figli siano maturi per poter utilizzare gli apparecchi mobili e quale sia il giusto tempo di utilizzo per il loro benessere, bisogna tener conto delle capacità sviluppate in funzione della fascia d'età. A tale scopo può aiutare la seguente panoramica:

 

I suoni, la luce e i colori emessi dagli apparecchi con schermo sono fonti di stimolo che possono risultare eccessive, dato che il bambino non è ancora in grado di controllare le proprie emozioni. Per tale ragione, nel 1° anno di vita i bebè dovrebbero entrare in contatto il meno possibile con contenuti mediali. Non appena acquisisce la capacità motoria di afferrare, il bambino piccolo può originare i primi effetti (sebbene casuali) su uno schermo tattile. Dal 2° anno di vita egli è in grado di comprendere semplici storie illustrate. Se per raccontarle i genitori utilizzano uno smartphone o un tablet, è importante dirigere l'attenzione del bambino e creare un legame con la sua esperienza personale.

 

Cresce l'interesse per le altre persone, si sviluppano ulteriormente competenze linguistiche e fantasia. Il bambino si rivolge con consapevolezza sempre maggiore ai media digitali e s'interessa alle funzioni ludiche e creative. Questo interesse può essere incoraggiato mostrando immagini o filmati, ma facendo sempre attenzione a non sollecitare in modo eccessivo il bambino.

 

La capacità di pensare per simboli (ovvero con segni come lettere, parole o numeri) e le abilità motorie si delineano sempre di più, influenzando l'utilizzo dei media digitali. Le azioni del tocco e dello scorrimento non pongono più difficoltà per il bambino, che le impiega in modo mirato. Egli capisce meglio i contenuti mediali ed è per esempio capace di creare un collegamento tra una foto e l'esperienza vissuta. È possibile promuovere le capacità cognitive con app adatte all'età.

 

Il bambino è in grado di elaborare le informazioni sempre più velocemente. Cresce la voglia d'imparare. L'interesse per i media è forte, sia come oggetto d'intrattenimento che come fonte di sapere. Aumenta anche la curiosità per Internet, di cui però il bambino non comprende la struttura. Inoltre egli non possiede ancora le capacità di lettura e scrittura necessarie. Per tale ragione le regole e l'accompagnamento dei genitori sono particolarmente importanti.

 

Il bambino impara a leggere, scrivere, fare di calcolo e acquisisce progressivamente conoscenze. Aumenta inoltre la sua autonomia: i genitori si fidano sempre di più e gli trasmettono maggiori responsabilità. Di conseguenza anche l'utilizzo dei media per i propri interessi, i compiti e lo svago diventa più autonomo. Le funzioni comunicative dei media digitali acquisiscono maggiore importanza e il bambino comprende sempre meglio la differenza tra finzione e realtà. Molti bambini in questa fascia d'età possiedono già un proprio smartphone. Oltre ad accompagnarli da vicino, i genitori devono preoccuparsi in particolare di provvedere alle impostazioni di sicurezza a misura di bambino e a tematizzare i rischi esistenti.

→ Smartphone & tablet

 

Si rafforza la capacità di pensare in modo astratto e per ipotesi. Si sviluppa la facoltà di autoriflessione e autocritica e il ragazzo mette sempre più in discussione le regole. Con l'aumentare della libertà di manovra per attività mediali autonome, cresce anche la probabilità di un confronto con contenuti non adatti alla sua età. Di conseguenza è altrettanto importante affinare la consapevolezza dei rischi.

 

Con il sopraggiungere della pubertà si presentano diversi cambiamenti a livello fisico ed emotivo. Lo sviluppo della propria identità avanza di pari passo con il distacco dai genitori. Lo smartphone rappresenta in questo contesto un importante elemento per sperimentare l'autonomia. L'adolescente sviluppa le proprie competenze mediali attraverso lo scambio con i coetanei, arrivando a superare per alcuni aspetti gli adulti. Non si riduce però l'importanza del ruolo dei genitori, che in qualità di accompagnatori devono continuare ad informarsi sul figlio e sulle nuove tecnologie, porre domande critiche e incoraggiare i processi di riflessione.

 

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Rischi

Evitare ogni contatto dei bambini e dei giovani con i media digitali non è né possibile né sensato. Oltre a innumerevoli opportunità, questi ultimi celano però anche rischi: Internet può creare dipendenza, i bambini e i giovani possono essere vittime di bullismo nelle reti sociali e si può anche arrivare all'abuso di dati o ad aggressioni sessuali. Per i dati sui rischi dei media e sulle esperienze negative in materia si rimanda alle due serie di studi della ZHAW,

  • Il 62 % dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni ha già visto in televisione qualcosa che l'ha spaventato.
  • Il 57 % dei bambini di scuola elementare ha già visto in televisione qualcosa di non adatto.
  • Il 40 % dei bambini ha visto in Internet qualcosa che non era adatto, il 45 % ha visto qualcosa che l'ha spaventato.
  • Il 19 % dei ragazzi di 12-13 anni e il 61-78 % dei giovani tra i 16 e i 19 anni hanno già guardato dei film pornografici sul cellulare o sul computer.
  • Il 16 % dei giovani di 18-19 anni e il 7 % di quelli di 14-15 anni hanno già diffuso dei filmati porno.
  • Il 82 % dei giovani di 18-19 anni e il 39 % dei ragazzi di 12-13 anni hanno già guardato dei video a carattere violento sul cellulare o sul computer.
  • Il 16 % dei giovani di 18-19 anni e il 3 % dei ragazzi di 12-13 anni hanno già diffuso dei video a carattere violento.
  • Al 29 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni è già successo che qualcuno volesse danneggiare la loro reputazione online; i più colpiti sono stati quelli di 16-17 anni (33 %).
  • Al 38 % dei giovani è già successo che in Internet siano stati diffusi contenuti offensivi o notizie false su di loro; i più colpiti sono stati quelli di 15-17 anni (circa il 40 %).
  • Al 36 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni è già successo che le loro foto siano state messe online senza la loro approvazione; i più colpiti sono stati quelli di 18-19 anni (45 %).
  • Hanno già ricevuto (sul cellulare o sul computer) foto e/o video erotici o provocanti:
    • il 58 % dei giovani di 18-19 anni;
    • il 50 % di quelli di 16-17 anni;
    • il 34 % di quelli di 14-15 anni;
    • il 17 % dei ragazzi di 12-13 anni.
  • Nella fascia d'età tra i 12 e i 19 anni, 38 % dei ragazzi e del 45 % delle loro coetanee hanno già ricevuto delle voto o dei video erotici o provocanti.
  • Hanno inviato tali foto e/o video:
    • il 25 % dei giovani di 18-19 anni;
    • il 18 % di quelli di 16-17 anni;
    • il 6 % di quelli di 14-15 anni;
    • il 1 % dei ragazzi di 12-13 anni.
  • Sono già stati contattati online da una persona sconosciuta con richieste indesiderate a sfondo sessuale:
    • il 59 % dei giovani di 18-19 anni;
    • il 56 % di quelli di 16-17 anni;
    • il 41 % di quelli di 14-15 anni;
    • il 19 % dei ragazzi di 12-13 anni.
  • Il 44 % dei giovani ha già incontrato una persona conosciuta in Internet; si tratta del 54 % di quelli di 18-19 anni e del 23 % dei ragazzi di 12-13 anni.
  • L'80 % dei giovani tra i 12 e i 19 anni ha un comportamento online non problematico.
  • Tra il 7 e l'8,5 % dei giovani ha un comportamento problematico nell'utilizzo di Internet e l'11,5 % uno a rischio.
  • Con l'aumentare dell'età, il carattere problematico diminuisce: questo riguarda il 13 % dei ragazzi di 12-13 anni e il 6 % dei giovani di 18-19 anni.
  • Il 9 % dei ragazzi ha un comportamento problematico nell'utilizzo di Internet, a fronte dell'8 % delle ragazze.
  • Il 96 % dei ragazzi con un comportamento problematico nell'utilizzo di Internet gioca anche regolarmente ai videogiochi.
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Accompagnamento parentale

Per un utilizzo dei media responsabile e competente sono fondamentali l'accompagnamento e il sostegno dei genitori. Per trovare risposte a varie domande sull'educazione ai media dei genitori si rimanda alla serie di studi MIKE e al sottoprogetto svizzero realizzato nel quadro dell'iniziativa di ricerca "EU Kids Online" (non disponibili in italiano).

 

  • L’84% dei genitori è nei paraggi quando il proprio figlio naviga in internet, l’82% quando usa le reti sociali.
  • L’88% dei genitori tiene d’occhio il proprio figlio mentre gioca ai videogiochi.
  • Il 95% dei genitori di bambini di scuola elementare è nei paraggi quando il proprio figlio guarda la televisione.
  • Il 56% dei genitori desidera che la scuola trasmetta informazioni sull’educazione ai media.
  • Più cresce il bambino e più spesso i suoi genitori parlano con lui di come comportarsi con gli altri su internet: il 90% dei genitori dei bambini di 15-16 anni e il 54% dei genitori di bambini da 9-10 anni l’hanno già fatto.
  • Il 21% dei giovani della scuola media pensano che i loro genitori sanno poco – o niente – del loro uso di internet.
  • Il 90% dei genitori ha già spiegato al proprio figlio perché un sito internet era adeguato o no alla sua età.
  • Il 91% dei genitori parla con il figlio di cosa fa su internet.
  • Il 62% dei genitori di bambini di scuola elementare definisce delle regole fisse sulla durata del tempo dedicato ai videogiochi, mentre il 38% decide spontaneamente quando è giunto il momento che il loro bambino spenga la console.
  • Il 60% dei genitori ha delle regole esplicite sul tempo passato a navigare in internet, il 40% interviene a seconda della situazione.
  • Il 44% dei genitori decide in anticipo quanto tempo il loro bambino possa guardare la televisione, il 56% decide sul momento.
  • Il 79% dei genitori di bambini tra i 6 e 13 anni decidono in anticipo quali videogiochi sono autorizzati o no, mentre il 20% decide a seconda della situazione.
  • Il 71% dei genitori ha delle regole di base riguardo a  quali pagine internet il loro bambino può visitare, il 28% ne discute in funzione ai casi che si presentano.
  • Il 63% dei genitori dice di aver definito delle regole di base per quanto riguarda i contenuti televisivi, il 36% decide spontaneamente se il loro bambino può guardare l’uno o l’altro programma.
  • Il 51% dei genitori non permettono al loro bambini di tenere il loro cellulare in camera durante la notte, il 39% sta attento al fatto che il cellulare sia spento.
  • Il 93 % dei genitori consente ai figli di trasmettere informazioni personali solo con esplicita autorizzazione o non lo consente affatto.
  • Il 48 % dei genitori controlla i siti Internet visitati dai figli; il 52 % non lo fa mai.
  • Il 43 % dei genitori di bambini tra 6 e 13 anni usano delle misure di sicurezza come un filtro di protezione della gioventù. Il 47% rinuncia a tale misure pur conoscendole.
  • L’11 % dei genitori di bambini di scuola elementare non conosce nessuna applicazione di protezione della gioventù.
  • Il 25 % dei genitori dispone di un programma per rintracciare i siti visitati.
  • Il 20 % ha un servizio o un contratto con i loro figli per limitare il tempo che i figli possono trascorrere in Internet.
  • Il 41 % dei genitori ha controllato il profilo dei figli nelle reti sociali o in altre comunità online.
  • Il 38 % dei genitori verifica i contatti che i figli aggiungono nelle reti sociali o nei servizi di messaggistica istantanea.
  • Il 43 % dei genitori di bambini di 9-10 anni verifica i messaggi nell'account e-mail o di messaggistica istantanea dei figli; nel caso dei giovani di 15-16 anni, lo fa il 17 % dei genitori.
  • Il 63% dei genitori di bambini di scuola elementare rispetta sempre le indicazioni dell’età consentita per i videogiochi, il 33 % lo fa nella maggior parte dei casi.
  • Il 44% dei genitori rispetta sempre le indicazioni dell’età consentita per i film, il 51% lo fa nella maggior parte dei casi.
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Studi su altri aspetti

Come utilizzano i media i bambini piccoli? Come affrontano i giovani il tema "fake news"? Qual è il legame tra gli autori di ciberbullismo e le loro vittime? Di seguito si propone una panoramica (anche a livello internazionale) su ambiti tematici specifici. I dati e le constatazioni presentati sono tratti dagli studi elencati di seguito.

  • ADELE - Activités, Digitales, Education, Loisirs, Enfants (in tedesco e francese)

Nota bene: lo studio ADELE si basa su interviste qualitative svolte con bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni, ragion per cui non è possibile esprimersi in termini quantitativi per questa fascia d'età. Pur non essendo rappresentativi, i risultati forniscono informazioni sull'utilizzo dei media delle famiglie con bambini in età prescolastica in Svizzera.

  • Studio BLIKK 2017 del Governo federale tedesco (in tedesco)
  • Studio DAK sulla dipendenza da Internet, Internetsucht im Kinderzimmer (in tedesco)
  • Studio Institut für Jugendkulturforschung (Austria), Gerüchte im Web, svolto su incarico dell'iniziativa saferinternet.at (in tedesco)
  • I libri continuano a essere molto importanti per i bambini tra i 4 e i 7 anni.
  • Se i bambini piccoli dovessero scegliere tra attività con i media e attività tradizionali, ovvero ad esempio tra guardare la televisione e giocare, sceglierebbero le ultime.
  • Le attività mediali preferite dai bambini in età prescolastica sono guardare la televisione e ascoltare musica, cui segue giocare ai videogiochi (su console, tablet o smartphone).
  • I bambini piccoli possono utilizzare il cellulare per parlare con parenti o conoscenti, ma resta un'eccezione il fatto di comporre un numero da soli. I bambini guardano in particolare dai genitori e dai fratelli più grandi come si usano gli apparecchi e poi sperimentano personalmente.
  • I bambini in età prescolastica hanno capacità tecniche semplici: sono in grado ad esempio di accendere da soli un apparecchio, cambiare canale alla televisione o mettere un CD.
  • Spesso i genitori ricorrono ai media digitali per occupare i figli mentre sbrigano le faccende di casa.
  • Per i bambini in età prescolastica esistono in generale delle regole per l'utilizzo dei media, ma vi sono differenze da una famiglia all'altra per quanto riguarda quello che possono fare di preciso, per quanto tempo e con quale frequenza.
  • Molti genitori considerano il lato pedagogico un motivo importante per utilizzare i media, ad esempio con programmi o app per l'apprendimento.
  • I genitori di bambini piccoli temono in particolare il potenziale rischio di assuefazione dei media digitali e i contenuti non adatti (p. es. nel caso di video su YouTube).

(Risultati dello studio ADELE 2018)

  • Il 70 % dei bambini in età da asilo nido usa lo smartphone dei genitori per oltre mezz'ora al giorno.
  • Il 69,5 % dei bambini tra i 2 e i 5 anni riesce a occuparsi autonomamente senza media digitali per meno di due ore.

(Risultati dello studio BLIKK 2017)

  • Il 49 % dei genitori di giovani tra i 12 e i 17 anni indica che i figli restano online sempre di più di quanto auspicato in realtà.
  • Il 22 % dei genitori trova che i figli diventano irrequieti, lunatici o nervosi quando cercano di limitare il loro uso di Internet.
  • Il 15 % dei genitori è convinto che i figli abbiano già imbrogliato un membro della famiglia o altre persone per nascondere il tempo realmente trascorso in Internet.
  • Il 12 % dei genitori ritiene che i figli debbano trascorrere sempre più tempo in Internet per essere contenti.
  • Il 12 % dei genitori pensa che i figli utilizzino Internet per sfuggire a problemi o per superare momenti di difficoltà, ad esempio sensazioni di impotenza, sensi di colpa, paura o abbattimento.
  • L'11 % dei genitori indica che i figli hanno già provato più volte invano a controllare il proprio utilizzo di Internet, a limitarlo o a evitarlo del tutto.

(Risultati dello studio DAK 2015)

  • Il 94 % dei genitori di bambini e giovani tra i 7 e i 20 anni conosce il concetto di "ciberbullismo".
  • Il 95 % dei genitori è consapevole che i figli possono essere vittime di ciberbullismo nelle chatroom o nelle reti sociali.
  • L'87 % dei genitori parla con amici e conoscenti per ottenere informazioni sui rischi online; il 77 % consulta Internet.
  • Il 62 % dei genitori ritiene che i giovani siano diventati fondamentalmente più propensi alla violenza.
  • Nel 88 % dei casi di ciberbullismo gli attacchi sono perpetrati tramite servizi di messaggistica istantanea.
  • Il 13 % dei bambini e giovani tra i 7 e i 20 anni ha già commesso attacchi di ciberbullismo.
  • Il 30 % degli autori era stato a sua volta vittima di ciberbullismo.
  • Il 27 % degli autori ha detto di essersi divertiti a commettere gli atti di bullismo.
  • Il 24 % delle vittime ha pensato al suicidio.
  • Il 18 % delle vittime ha assunto alcol o farmaci per cercare di affrontare quanto vissuto.

(Risultati dello studio Cyberlife III 2020)

  • Il 60 % dei giovani tra i 14 e i 18 anni s'informa su temi di attualità (politica, economia e società) principalmente tramite i media sociali e la televisione.
  • Il 90 % dei giovani ritiene che Facebook e YouTube non siano particolarmente affidabili.
  • Il 60 % dei giovani tra i 14 e i 18 anni è convinto che la maggior parte dei contenuti che si trovano nei media sociali su temi di attualità non sia vera.
  • Il 93 % dei giovani vorrebbe che chiunque posti una notizia la verificasse prima.
  • Il 29 % dei giovani ritiene la televisione molto credibile.
  • Il 60 % dei giovani tra i 14 e i 18 anni trova fondamentalmente difficile verificare la veridicità di un'affermazione online.
  • Il 38 % dei giovani è confrontato (molto) spesso in Internet a informazioni che percepisce come dubbie.
  • Il 30 % dei giovani si fida del proprio istinto per valutare se un'informazione sia vera oppure no.

(Risultati dell'indagine "Gerüchte im Web" 2016)