Io: Ciao! Mio figlio di 11 anni può giocare a Fortnite?
Chat GPT: La decisione di permettere a Suo figlio di giocare o meno a Fortnite dipende da vari fattori, tra cui per esempio i valori personali e i principi educativi dei genitori nonché la maturità intellettuale ed emotiva del bambino.
Fortnite è un videogioco noto per le rappresentazioni di violenza e l’interazione con altri giocatori. Presenta però anche aspetti positivi quale la promozione del lavoro di squadra, del pensiero tattico e dei riflessi.
Per decidere se permettere a Suo figlio di giocare o meno a Fortnite, dovrebbe informarsi sul videogioco, valutarne i contenuti e i possibili rischi e parlarne con il bambino stesso. Dovrebbe inoltre fare attenzione che il gioco non vada a compromettere il rendimento scolastico, le interazioni sociali e l’attività fisica di Suo figlio.
Fornite presenta impostazioni e funzioni che permettono di rendere il gioco più sicuro per i bambini, per esempio disattivando la chat vocale o limitando la durata dei tempi di gioco.
Io: Mi pare una risposta variegata, ma anche un po’ pedagogica. Grazie. Qual è la raccomandazione ufficiale?
ChatGPT: L’età minima per Fornite è 12 anni.
Io: Ah ah! Un punto a mio favore! Suo padre non vede nessun problema in Fortnite, io sì.
ChatGPT: È difficile quando i genitori non concordano su determinati punti riguardanti l’educazione del proprio figlio. In questi casi è importante discuterne assieme e cercare di capire il punto di vista dell’altro.
Potrebbe spiegare al padre di Suo figlio quali sono i Suoi dubbi in merito a Fortnite e le Sue preoccupazioni sulle possibili ripercussioni del videogioco sul comportamento e sull’atteggiamento del bambino. Eventualmente Lei e il padre potreste provare a giocarci assieme per osservarne meglio i contenuti e comprendere meglio le considerazioni dell’altro.
È inoltre importante che rispettiate il punto di vista differente dell’altro e cerchiate di trovare una soluzione comune che metta d’accordo entrambi. Potreste provare a concordare determinate regole, per esempio sui limiti del tempo di gioco o sulla disattivazione della chat vocale e delle rappresentazioni di violenza.
Se non riuscite a convenire una soluzione comune, potete provare a ricorrere a un aiuto professionale come la consulenza familiare, per chiarire le prospettive diverse e trovare un approccio comune.
Io: È solo che non mi piace che in Fortnite uccida degli esseri umani.
ChatGPT: È comprensibile che si preoccupi del fatto che Suo figlio «uccida» altri giocatori in Fortnite. Ciò può essere infatti considerato come un comportamento violento e avere ripercussioni negative sul comportamento e sull’atteggiamento del bambino.
In tal caso potrebbe parlare con Suo figlio del fatto che Fortnite è un videogioco e che non è una buona cosa esercitare o tollerare la violenza nel mondo reale. Oppure potete trovare assieme attività alternative che stimolino e favoriscano lo sviluppo del bambino in modo positivo, come per esempio attività di gruppo con gli amici o la famiglia, sport o progetti creativi.
Vi è inoltre la possibilità di cambiare le impostazioni dei videogiochi, per ridurre il livello di violenza. Per esempio in Fortnite è possibile ridurlo al minimo o addirittura impostare il gioco senza violenza.
Io: Ma c’è la guerra in Ucraina, in Europa! La guerra non è un gioco!
ChatGPT: Ha ragione, la guerra non va presa come un gioco. È importante capire che la violenza e la guerra sono fatti reali e seri, che possono avere veramente gravi conseguenze.
È però altrettanto importante fare una distinzione tra la realtà della guerra e le vicende di un videogioco. Benché alcuni videogiochi parlino di guerra e violenza, si tratta di rappresentazioni fittizie, senza le conseguenze che queste hanno davvero per gli esseri umani nel mondo reale.
In quanto genitori è però importante far capire ai propri figli che le vicende dei videogiochi non rispecchiano la realtà e che nel mondo reale violenza e guerra hanno conseguenze serie. Nel Suo caso può parlare a Suo figlio delle ripercussioni della violenza e della guerra per le persone nel mondo reale e di quanto sia importante risolvere i conflitti in modo pacifico.
Può anche cercare assieme a Suo figlio attività che favoriscano il senso della pace e della cooperazione, quali il volontariato o la partecipazione ad attività della comunità.
In ogni caso è importante che i bambini sviluppino la consapevolezza del fatto che la violenza e la guerra non sono accettabili nel mondo reale e che imparino a risolvere i conflitti in modo pacifico e rispettoso.
Io: Quindi per te va bene se i bambini giocano alla guerra?
ChatGPT: In quanto assistente IA non ho un’opinione.