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Il primo smartphone non è soltanto una questione di età o di livello scolastico

Prima o poi il tema del primo smartphone arriva sul tavolo di ogni famiglia. Ma qual è l’età giusta per possederne uno?

«Ma Noah e Alina ne hanno già uno! È così ingiusto!» – Prima o poi il tema del primo smartphone arriva sul tavolo di ogni famiglia. Ma qual è l’età giusta per possederne uno?

Io personalmente non ho figli. Ma nelle conversazioni con gli amici che ne hanno, la gestione dei media è un tema ricorrente. E, ad essere sincera, non li invidio affatto per le tante decisioni che devono prendere in questo contesto e in ogni fase di sviluppo del figlio o della figlia (la situazione è ancora più complessa quando ci sono più figli ...).

È un tema pieno di incertezze e che spesso può causare stress, pressioni o discussioni in famiglia.

Daniel Betschart, Pro Juventute

Una delle principali domande che ci si pone è la seguente: «Ma mio figlio è abbastanza grande per avere uno smartphone?».

Come spesso accade quando si parla di media e bambini o adolescenti, la risposta a questa domanda non è mai semplice. Daniel Betschart, responsabile del programma per le competenze mediali di Pro Juventute, afferma che questo è un tema pieno di incertezze e che spesso può causare stress, pressioni o discussioni in famiglia. La difficoltà risiede nel fatto che non si tratta soltanto di una questione di età. Ci sono molte domande legate a questa.

 

Per esempio:

  • Mio figlio ha davvero bisogno di uno smartphone? A che cosa gli può servire?
  • Come vogliamo gestire la questione?
  • Cos’è importante per noi in quanto genitori/famiglia?
  • Cosa deve sapere o saper fare mio figlio per poter utilizzare lo smartphone?
  • Cosa dobbiamo sapere come genitori?
  • Come possiamo continuare ad accompagnare nel modo giusto nostro figlio?
  • Chi paga le spese legate allo smartphone?


Per i genitori e più in generale le famiglie è importante arrivare a una posizione comune, senza farsi influenzare dagli altri. Se i genitori di Alina e Noah permettono ai loro figli di avere uno smartphone, è una loro decisione. Non bisogna farsi condizionare.

Nuova lista di controllo di Pro Juventute

Per aiutare i genitori, Pro Juventute ha elaborato una lista di controllo in collaborazione con Giovani e media. Presentata in modo chiaro su due pagine, fornisce consigli e suggerimenti sull’argomento.

Idealmente bisognerebbe spuntare tutti i punti elencati prima che il figlio riceva uno smartphone.

Daniel Betschart, Pro Juventute

Spiega, per esempio, perché non ha senso definire in modo generale un’età e/o un livello scolastico ideali per l’acquisizione di uno smartphone. La decisione deve infatti tener conto di aspetti individuali, come il grado di sviluppo generale, le esperienze maturate con i media e le competenze mediali. Inoltre, elenca elementi cui va prestata particolare attenzione, come la gestione dei dati personali e delle foto, i contatti con altre persone o le trappole dei costi nascosti.

La lista di controllo è dunque, al contempo, uno strumento di aiuto per prendere decisioni e una guida concreta per preparare i figli al primo smartphone, se si è giunti alla conclusione che sono in grado di utilizzarlo in modo responsabile.  

Secondo Daniel Betschart, idealmente bisognerebbe spuntare tutti i punti elencati prima che il figlio riceva uno smartphone. Essi coprono gli aspetti che i genitori e le persone di riferimento devono previamente discutere con i diretti interessati. Questo modo di procedere è rassicurante, poiché permette di sapere se sono stati esaminati e definiti tutti gli elementi importanti («questo punto lo abbiamo discusso, nostro figlio sa le cose essenziali, abbiamo stabilito una regola»).

La lista di controllo può dunque essere considerata come una buona base, anche per nuove discussioni. Perché in relazione agli smartphone continueranno a sorgere nuove domande alle quali si dovrà dare una risposta.

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La  lista di controllo è disponibile in italiano, tedesco e francese.

 

Bettina Bichsel è giornalista e redattrice. Tra le sue varie attività, scrive anche per il blog di Giovani e media.