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«La confisca del cellulare è la peggiore delle punizioni»
Quali regole relative ai media è opportuno adottare per i giovani che soffrono di gravi problemi psichici, si trovano in una situazione a rischio o rappresentano un pericolo per gli altri? La questione è stata esaminata nell’ambito di re:connect, un progetto di studio condotto in strutture stazionarie di aiuto alla gioventù e di psichiatria adolescenziale, giungendo alla conclusione che non è per nulla facile trovare un equilibrio tra protezione e autodeterminazione. La ricerca di soluzioni sostenibili parte sempre da un lavoro sui rapporti interpersonali.
Quasi un terzo dei bambini e dei giovani s’imbatte in discorsi d’odio in rete e molti chiedono maggiore aiuto su fake news e ciberbullismo
I bambini e i giovani in Svizzera utilizzano ogni giorno Internet, e s’imbattono in discorsi d’odio, violenza o contenuti pericolosi. Il nuovo studio rappresentativo “EU Kids Online Svizzera” condotto dall’Alta scuola pedagogica di Svitto presso 1390 bambini e giovani mostra quali sono i rischi maggiormente diffusi, per cosa i bambini e i giovani desiderano ricevere aiuto e quale ruolo rivestono genitori e scuola.
Cellulari nei campi di vacanza: quanto posto dedicargli?
«Tutti gli altri bambini avevano con sé il cellulare. Mio figlio si è proprio sentito escluso. È normale che gli smartphone siano ammessi nei campi sportivi?». Questo è quanto ci chiede Lisa (nome di fantasia), madre di un bambino di nove anni. Abbiamo approfondito la questione e chiesto il loro punto di vista a diversi esperti.
Il nostro nuovo sito Internet è online – e con esso anche Madame Miao
Chi è alla prese con la quotidianità digitale di bambini e giovani deve costantemente far fronte a nuove domande. Per questo motivo non solo abbiamo completamente aggiornato i contenuti del nostro sito Internet, ma abbiamo anche creato Madame Miao. Scoprite chi è la nostra nuova mascotte e tutte le altre novità direttamente qui, in un colpo d’occhio.
Schermi e bambini piccoli: perché molte domande rimangono aperte?
Gli schermi sono dannosi per neonati e bambini piccoli? Una domanda che probabilmente tutti i genitori si pongono, quando si parla di mondo digitale. Su questo argomento sono stati condotti numerosi studi, ma purtroppo le risposte fornite sono tutt’altro che chiare. Perché mai questa situazione e quali sono le raccomandazioni che si possono comunque trarre dalla ricerca?
Cosa imparano i bambini e quando – e come questo influenza l’utilizzo dei media digitali
I bambini crescono rapidamente: acquisiscono continuamente nuove capacità e competenze. Questo influenza anche il modo di utilizzare i media digitali nel corso degli anni. Questa panoramica vi aiuta ad accompagnare i bambini in modo adeguato alla loro età.
«O filmiamo mentre ti scusi, oppure ti picchiamo!»
Per mio figlio, la visita alla biblioteca locale si è conclusa in modo spiacevole: una volta uscito, è stato avvicinato da alcuni allievi più grandi, che lo hanno filmato e minacciato.
«Da noi non si deve giocare di nascosto ai videogiochi»
Nella mia famiglia non ci sono praticamente limitazioni sull’uso di schermi e, di conseguenza, nemmeno liti sull’argomento. A volte mi sento maledettamente antipedagogica per questo. Fin quando non sento dei sotterfugi e dei conflitti in altre famiglie.
Quando la fiducia viene tradita: le ripercussioni psichiche del cybergrooming
Le prime esperienze sentimentali sono molto marcanti. Ai propri figli si augura che esso sia associato a sentimenti di affetto reciproco e fiducia, e che le loro prime esperienze sessuali possano avvenire in un contesto sicuro. Ma cosa succede quando l’esperienza è invece di manipolazione, coercizione e violenza sessualizzata?
Campagna di sensibilizzazione contro i cyber-reati sessuali su bambini e giovani
Le cifre sono allarmanti: in Svizzera, oltre un giovane su quattro è stato sollicitato a inviare foto erotiche personali online (studio JAMES, 2024). Su alcune piattaforme bastano pochi minuti perché i giovani ricevano fino a 30 messaggi a sfondo sessuale, il più delle volte da adulti con intenti pedocriminali. I malintenzionati approfittano della curiosità, dell’apertura, dell’insicurezza o della solitudine dei giovani per guadagnarsi la loro fiducia.
Chatbot basati sull’IA per le associazioni socioculturali: ancora molte domande senza risposta
L’idea sembra logica e sensata: i chatbot basati sull’intelligenza artificiale (IA) potrebbero sostenere il lavoro svolto nel settore delle attività giovanili al di fuori degli orari di apertura, in modo che i giovani possano ottenere una risposta immediata alle loro domande in qualsiasi momento. Ma che ne è dell’attuabilità a livello pratico? Proprio questo è stato studiato a Basilea.
Meme su Hitler e commenti sessisti: così è esplosa la chat di gruppo dei miei figli
I miei (quasi) adolescenti hanno creato con un’amica un gruppo Whatsapp che in men che non si dica è andato fuori controllo. È persino finito nel mirino della polizia.

